Un viaggio lento attraverso una delle regioni più ricche di biodiversità dell’India.
C’è un detto nella comunità dei motociclisti indiani: “Se vai bene in moto in India, sai già come andare in moto per il mondo”. Gautham, regista e #revitrider, ha sempre preso a cuore questo detto. E quest’anno, invece di attraversare i confini, si è addentrato nel suo paese.
Alla scoperta dell’animo dei Sahyadri
Il viaggio che ha intrapreso si chiama Solo Sahyadri, un viaggio in solitaria che ripercorre la lunghezza dei Ghat occidentali, conosciuti anche come colline Sahyadri. Si tratta di una catena montuosa più antica dell’Himalaya, che si estende per circa 1.600 chilometri lungo la costa occidentale dell’India. Riconosciuti come l’ottavo “punto caldo” della diversità biologica nel mondo, questi boschi ospitano almeno 325 specie di flora e fauna minacciate a livello globale, tra cui uccelli, anfibi, rettili e pesci.
È un luogo ricco di vita, cultura e storia che lo affascinava da anni.
Mentre guida, Gautham non si limita a documentare le storie non raccontate dei Sahyadri, ma restituisce attivamente qualcosa ai luoghi e alle persone che lo accolgono.
Un viaggio da percorre lentamente
Il piano era di viaggiare per circa un mese, ma quel periodo è già passato e lui non ha ancora finito di esplorare nemmeno il primo stato. Si è fermato spesso, si è fermato più a lungo del previsto e si è preso il tempo per incontrare la gente del posto, conoscere la loro storia ed esplorare ogni angolo.
Anche il tempo ha fatto la sua parte. A partire dal quarto giorno si è scatenato un monsone, con acquazzoni incessanti che hanno bagnato il paesaggio per settimane e settimane. Le strade sono diventate sempre più scivolose e i pneumatici si consumavano rapidamente, la velocità di viaggio diminuiva notevolmente ed è stata necessaria una deviazione per trovare una città.
Eppure, durante tutto questo, Gautham è andato avanti senza bagnarsi affatto. Le condizioni monsoniche hanno rappresentato un perfetto ambiente di prova per il suo abbigliamento Tectonic H2O. Progettato con esterni impermeabili 3L e un sistema di stratificazione modulare, l’abbigliamento è stato realizzato appositamente per affrontare questo tipo di condizioni.
“Probabilmente è la prima volta che viaggio a un ritmo così lento”, ci ha detto Gautham, “e sì, mi sto davvero godendo il brivido del viaggio lento, prendendomi il tempo per capire il ritmo della terra e della sua gente”.
Spargere i semi del rinnovamento
Una cosa che Gautham portava con sé insieme ai suoi attrezzi e alle sue attrezzature erano le palline di semi. Si trattava di semplici ma potenti strumenti di riforestazione, semi racchiusi in palline di terra e concime naturale che iniziavano a germogliare con le prime piogge, senza bisogno di ulteriori cure. Ciò che le rendeva ancora più speciali era che erano state realizzate dagli scolari che aveva incontrato a Kerala.
In ogni campeggio, nelle profondità della foresta o durante il soggiorno presso le famiglie locali, ne posizionava o regalava alcune: un piccolo gesto di ripristino ecologico, radicato nelle conoscenze locali e nelle mani dei giovani.
E aggiunge: “Per me è stato simbolico: i bambini le hanno create, io le ho portate attraverso le Sahyadris e insieme abbiamo contribuito a mantenere vivo questo ecosistema”.
La strada da percorrere
Il viaggio è ancora in corso. Ha appena iniziato a scalfire la superficie dei Ghats occidentali e, ad ogni stato, la terra si rimodella. Così come le persone, il clima e il ritmo.
Il viaggio di Gautham è un ottimo esempio della nostra visione della responsabilità. Sostiene il pianeta attraverso la riforestazione su piccola scala e attirando l’attenzione sulle reali minacce ai fragili ecosistemi. Entra in contatto con le persone dando voce alle comunità la cui vita è influenzata dalla terra. E dimostra lo scopo dei nostri prodotti: attrezzature costruite per resistere agli estremi, in modo che i motociclisti possano concentrarsi su ciò che conta.
Per ora, Gautham continua a viaggiare con la sua macchina fotografica, le sue storie e qualche altra pallina di semi nella sua borsa. E noi saremo qui, a seguirlo, orgogliosi di sostenere un motociclista che ci dimostra che il futuro dell’avventura non riguarda solo il luogo in cui andiamo, ma anche il modo in cui andiamo e ciò che ci lasciamo alle spalle. Scopri di più su ciò che Gautham sta facendo attraverso il suo profilo Instagram e il suo canale YouTube.
Responsabilità, un viaggio alla volta
Per noi di REV’IT! il nostro impegno a dare forma a un futuro sostenibile per il motociclismo va oltre i materiali e le catene di fornitura. Si concretizza nelle scelte che facciamo e nelle storie che aiutiamo a raccontare.
I motociclisti come Gautham ci ricordano che la responsabilità non deve essere sempre qualcosa di grande. Può essere una manciata di palline di semi messe nel terreno da qualcuno di passaggio. Può essere documentare la resistenza di un piccolo villaggio a un progetto idroelettrico che minaccia di inondare i loro terreni agricoli, cosa che ha fatto anche lui. Può essere il modo in cui un motociclista sceglie di muoversi più lentamente, di ascoltare di più e di viaggiare un po’ più leggero. Ma qualunque cosa sia, è sempre fatta con intenzione.
Chi è Gauthan?
Gautham è un viaggiatore, regista, motociclista e laureato in antropologia di Kerala, in India. Durante i suoi viaggi cattura le culture e le storie dalla strada, inseguendo viaggi intercontinentali che ispirano la gente ad andare in moto attraverso esperienze condivise.

















